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12 luglio 2002
 
Settimana nera.
A colazione, cronaca locale: Si ustiona gravemente lavorando sul tetto.
Al caffè dopopranzo, telegiornale: Diciannovenne muore sepolto da una frana di terra in un cantiere. Era il suo primo giorno di lavoro.
Mi sono vergognato un po' per il tono scherzoso del mio post sugli infortuni del 28 maggio.

Anche il mio primo giorno di lavoro fu di luglio.
Scavare buche, spalare macerie, sotto il sole.
A mezzogiorno ero già distrutto.
Scavare buche, spalare macerie.
Alle tre avevo le mani piene di vesciche, alle cinque mi sarei messo a piangere, alle sei ero in un incubo. Alle sette, mentre tornavo a casa, smadonnavo e giuravo che io laggiù non ci torno neanche morto.
Alle otto mi buttai sul letto e m'addormentai di schianto, senza neanche cenare. Io laggiù non ci torno.
Invece, eccomi qua.



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